Museo Civico "Carlo Verri" Biassono Memorie del Parco nel bicentenario della nascita 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 |
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![]() In alto si notano la Cascina la Montina, cioè la Monzina. Poco più sotto il nucleo abitato di San Giorgio, che nel 1805-1807 rimase ai margini esterni del parco napoleonico. Ancora più sotto, attorniato da rogge molinare, troviamo il Molino del Togneto, quello che oggi è il Molino San Giorgio all'interno del Parco. Il punto più a sud di Biassono era confinante con il Molino del Salice, allora nel territorio di Vedano al Lambro. Acquisizione dei terreni che costituiranno il Parco Il decreto del 14 settembre 1805 mobilitò entro pochi giorni i tecnici per giungere all'acquisizioni dei terreni. Già in data 14 ottobre la Municipalità di Monza fu avvisata che l'ingegnere nazionale Giussani era stato "incaricato di eseguire la visita, e ricognizione de' fondi che dovranno essere compresi nel Reale Parco di Monza" e le fu richiesto di affiancargli un assistente pratico della zona. Con documento 28 ottobre 1805 l'Amministrazione Municipale comunicò alla Prefettura il nome del pubblico agrimensore Giosuè Usuelli. (vd. documenti in Archivio Storico di Monza qui riprodotti).
Nella mappa sottostante si possono vedere le divisioni delle proprietà nobiliari riferite al 1722. Su questa abbiamo tracciato i confini territoriali di Biassono (linea rossa) e i confini del futuro Parco Reale (linea nera). Si potrà notare che il maggior proprietario era il marchese Crevenna. Dal suo stemma nobiliare il Comune di Biassono ha ricavato il proprio.
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