Museo Civico "Carlo Verri" Biassono Memorie del Parco nel bicentenario della nascita 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 |
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Ancora oggi se prendiamo una tavola IGM del territorio e vi sovrapponiamo un reticolo con le intersezioni perpendicolari poste a 2,84 cm. (corrispondenti a 20 actus = 710,4 metri nella scala 1:25.000) potremo scoprire questi antichi residui vecchi di 2000 e più anni. ![]() Queste divisioni centuriali si arrestavano lungo la linea dell'antica strada Monza-Biassono-Sovico, mentre la fascia di territorio tra questa strada e il fiume Lambro presentava tracce più irregolari e con un diverso orientamento. L'area di forma triangolare che ha la sua base tra Biassono e il fiume Lambro e ha il vertice alle porte di Monza in piazza Citterio, meglio nota come del Re de Sass, è parte terminale di un terrazzo fluvio-glaciale formatosi nell'intervallo Riss-Würm (Diluvium medio), la cui natura del suolo è poco adatta all'agricoltura: fu quindi lasciata indivisa nell'antichità e destinata a bosco. Questo territorio, che oggi corrisponde al Parco Reale, aveva comunque subito anch'esso un episodio di divisione agraria in un periodo antico, ma successivo a quello della centuriazione romana. Dalle mappe teresiane, e da quelle successive dei primi anni dell'800, risulta infatti evidente un asse mediano sud nord, che potrebbe essere il cardo principale (con orientamento molto dissonante da quello della centuriazione sopra citata, certo più antica), attraversato perpendicolarmente da divisioni agrarie e da strade che rivelano distanze di circa 700 metri corrispondenti alle antiche misure della limitatio romana di 20 actus. Vs. V.Ingegnoli e N.Nasini, Il territorio prima della costruzione del parco,in Il parco reale di Monza, F. de Giacomi cur., Monza 1989, Fig.36 p.51. |
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