Museo Civico "Carlo Verri" Biassono Pizzi, trine e lini. La dote della nonna 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 |
La biancheria intima femminile era confezionata con tessuti di canapa,
cotone o lino, ed era decorata ai bordi con arricciature, ricami o merletti.
Comprendeva la camicia "di sotto", la camicia "da notte", il "matinè",
le mutande, il bustino e la sottogonna. La camicia "di sotto", in tessuto sottile, a diretto contatto con il corpo, era sorretta da due bretelle della stessa stoffa e scendeva dal seno fin sopra le ginocchia. Era indossata sia di giorno sia di notte, e venne sostituita dalla maglia "di sotto", quando fu possibile ottenere dalla lana un filo meno grezzo e pungente. Quando la donna scendeva dal letto, si toglieva la lunga ed ampia camicia da notte, con maniche lunghe o corte, e la cuffia dove teneva raccolti i lunghi capelli, e indossava il "matinè", una apposita camicetta con maniche, abbottonata davanti. Completava questo abbigliamento "da camera" la "sottogonna", un ampio indumento stretto in vita. Le mutande, nate nel secolo XVIII, erano lunghe fin sotto le ginocchia. Le più antiche erano aperte sul davanti: i due calzoni che le componevano erano saldati sul davanti nella cintura, che posteriormente continuava con due cordicciole le quali stringevano alla vita l'indumento. |
Museo
Civico "Carlo Verri" via san Martino, 1 20046 - Biassono (MI) tel./FAX 0392201077 cel. 3343422482 e-mail info@museobiassono.it |