
Copertina dell'edizione del 1816 |
Con questa mostra desideriamo anche ricordare Carlo Verri, cui è intitolato il Museo, nella sua veste di agronomo illuminato e innovatore delle tecniche di coltivazione, non solo della vite.
La passione per l'agricoltura nacque in Carlo a Biassono dopo il 1787, quando ereditò la villa, oggi Palazzo Municipale, con i terreni annessi.
Sperimentò la coltivazione di gelsi e viti, concludendo che queste piante potevano rappresentare una importante risorsa per l’economia della Brianza.
Consigli, piccole scoperte e curiosità relative alla vite e al vino trovarono illustrazione in numerosi suoi volumi. Ricordiamo le sue opere che ne trattano, tra cui Saggio di agricoltura pratica sulla coltivazione delle viti, uscito nel 1803, e Del vino discorsi quattro, uscito postumo vent’anni più tardi nel 1823.
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La mostra è articolata in numerose sezioni, che illustrano la coltivazione della vite e la produzione del vino in Brianza dall’epoca pre-romana ad oggi.
Nella prima sezione trovano posto i reperti archeologici di tradizione celtica ritrovati in zona.
Una sezione si occupa dell’età romana. Anche in questa è presente vasellame originale utilizzato per il vino, proveniente dalla Brianza.
Nella sezione successiva si tratta della presenza della vite e del vino dall’altomedioevo all’età moderna.
Una sezione è dedicata alla nascita dell’agricoltura moderna e alle sperimentazioni di Carlo Verri. Il Museo possiede la quasi completa raccolta dei suoi scritti in edizioni originali.
Alcune sezioni trattano del vino, delle "cantine" e della figura del "Sommelier" nella società aristocratica e borghese dell’età moderna.
Nell’Ottocento i vini brianzoli furono anche declamati da poeti, primo fra tutti Carlo Porta, che tra gli altri celebra quelli a noi vicini.
Quij grazios – de la Santa e d’Osnagh,
Quell magnifegh de Omaa, de Buragh,
Quell de Vaver posaa e sostanzios,
Quell sinzer e piccant de Casal,
Quij cordial – de Canonega e Oren,
Quij mostos – nett e s’cett e salaa
De Suigh, de Biasson, de Casaa … |
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Quelli graziosi – di Villasanta e di Osnago,
Quelli magnifici di Omate, di Burago,
Quello di Vaprio D'Adda posato e sostanzioso,
Quello sincero e piccante di Casale,
Quelli cordiali – de Canonica e Oreno,
Quelli mostosi – puliti, schietti e salati
Di Sovico, di Biassono, di Casate … |
L’ultima sezione presenta le produzioni che si affacciano sul mercato enologico di oggi. Le nuove aziende si trovano soprattutto nella zona di Montevecchia e della Val Curone, nella provincia di Lecco, ma alcune aziende sperimentali stanno sorgendo anche nella neonata provincia di Monza e Brianza.
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La vite e il vino in Brianza dai celti al D.O.C., Guida della mostra, Biassono 14 novembre 2009 - 27 marzo 2010, Museo Civico "Carlo Verri", Biassono, 2009.
La guida a stampa è disponibile presso il Museo
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