Museo Civico "Carlo Verri" Biassono Le arti del fuoco II° Le Lucerne Antiche 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 |
In età greca la forma si modificò: la lucerna aveva un serbatoio
piatto e circolare, che tendeva a chiudersi, talvolta con un manico laterale,
e un beccuccio con un foro per lo stoppino separato dal foro per l'alimentazione
del serbatoio. Da questo tipo (non rappresentato a Biassono se non negli
sviluppi ellenistici pių recenti) si svilupparono forme diverse, tutte
prodotte al tornio (quindi ad una ad una), diffuse in età ellenistica
e romano-repubblicana, quando la produzione artigianale divenne industriale,
con una fabbricazione in serie e la formazione di realtà produttive
imprenditoriali. Questa evoluzione venne permessa - già in età romano-repubblicana - dalla produzione delle lucerne con matrici. La lucerna divenne cosė un multiplo e ne fu permessa la produzione in serie in termini industriali. Nacquero grandi fabbriche di lucerne, a carattere capitalistico. Fu in queste fabbriche, a ridosso dell'età imperiale romana, che venne proposta la lucerna con disco piatto, adatta ad accogliere una decorazione per una figurazione. Il metodo di fabbricazione era a doppia matrice, una per il fondo ed una per il disco. Le due parti, prodotte separatamente, venivano saldate per la cottura in forno. Matrice di parte superiore di lucerna monolychne (inv.n.A.1994.12.1 - d.cm 8,5) |
Museo
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