Museo Civico "Carlo Verri" Biassono Le arti del fuoco II° Le Lucerne Antiche 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 |
Le fiaccole si accendevano solo in speciali circostanze, come matrimoni e funerali. All'illuminazione domestica si provvedeva, però, con candele e soprattutto con lampade a olio. L'uso delle candele, ignoto ai Greci, ha origini molto antiche presso i Romani. Si ottenevano così: si avvolgeva uno strato di cera o di sego a uno stoppino formato da piante palustri; i ceri così ottenuti venivano poi attorcigliati insieme, formando grosse torce che, per il loro aspetto simile a una fune, venivano chiamate funalia. Queste torce o erano tenute da uno schiavo o infisse in appositi candelabri costituiti da una specie di piatto con un'ansa ad anello nel cui centro era collocato una punta, su cui veniva infissa una candela. Il mezzo più comune però era la lucerna. Per tenerle alte le lucerne venivano a volte poggiate su candelabri a fusto con piattello o venivano appese, con catenelle, a candelabri a braccia. Pensiamo a quante lucernette ci volevano per illuminare le stanze delle case e che aria fumosa e oleosa si doveva respirare.
Sono questi gli ultimi messaggi portati dalle lucerne del mondo antico: a Biassono si ha un bellissimo esemplare, con la figura di Cristo, ed una rara matrice, proveniente certo dalla attuale Tunisia. |
Museo
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