Il suo secondo viaggio nelle americhe
Panorama della Città e Porto di Guayaquil nell'equatore,
preso dalla montagnola detta la Polverera |
Nell'agosto 1846 Osculati partì da Marsiglia per il Capo di Buona
Speranza con l'intenzione di compiere un viaggio di circumnavigazione
per raggiungere la Polinesia. Un improvviso naufragio interruppe l'ardito
programma ma non lo distolse dall'avventura e trovata una nave si diresse
verso New York.
Immagini di Quito |
Dopo aver visitato buona parte degli Stati Uniti ed il Canada continuò
il viaggio verso Sud e dopo esser stato sballottato da un uragano dalle
Bermude alle coste americane decise di andare verso l'Equatore. Attraversato
l'istmo di Panama si recò a Guayaquil, porto della repubblica dell'Equador,
deciso ad entrare in regioni "dove non per anco aveva posto
il piede alcun Europeo, o che solo erano state esplorate nella prima metà
del secolo scorso (cioè nel '700), da qualche missionario".
A Guayaquil sbarcò il 2 aprile 1847 dove rimase alcuni giorni
visitando la città e i dintorni descrivendo usi e costumi della
popolazione. Partito dalla costa il 9 aprile attraversò prima terreni
paludosi, poi desertici ed infine impervi tra le alte cime delle Ande
ed in particolare del Chimborazo e del Caraguaiaro, giunse il 26 aprile
a Quito.
A
Quito si fermò sino al 7 giugno compiendo visite nei territori
circostanti riportando una miriade di informazioni e di osservazioni sulla
natura, sulle genti e i loro costumi, sul loro artigianato e sulle varie
attività umane, sui riti religiosi, che descrisse meticolosamente
e che, con maestria, illustrò anche con suoi disegni, rivelandosi
un artista di buona mano.
Fig. 1 |
Fig. 2 |
Fig. 3 |
Fig. 4 |
Fig. 1
"Era mio desiderio di nulla lasciar inosservato, in uno Stato
che offriva tanti usi e costumi variati, differenti dalle altre repubbliche
americane già da me pria visitate."
Fig. 2
"
In un altro canto vedi uno stuolo di selvaggi Yumbos e
Colorados semi-nudi, dipinti di rosso, adorni di pennacchi appena allora
arrivati da' loro boschi
"
Fig. 3
"...Mi dilettava ogni mattina a percorrere le contrade, i mercati,
le piazze, dove la stranezza delle foggie, le varie grida delle trecche
e dei rivenduglioli, i crocchi degli oziosi, formavano per me un nuovo
e sempre svariato spettacolo
"
Fig. 4
Curiose queste scene di questua:
"
Altro frate va questuando pel convento, ed adocchiato un
branco di pecore da macello fa scelta della più pingue, e gettandovi
sul dorso la stola se ne impossessa dicendo: Este la quiere St. Francisco
(Questa pecorella ve la domanda S.Francesco)."
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