Museo Civico "Carlo Verri" Biassono
Il ripostiglio di Biassono 1975
Tre secoli di imperatori romani a Biassono
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MONETAZIONE FUSA

Tra le monete rinvenute a Biassono è sensibile la presenza di materiale fuso. Gli esemplari sicuri sono 48, pari al 2,14% del totale. I tipi, unicamente Sesterzi, si distribuiscono tra Antonino Pio e Severo Alessandro.
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Sesterzio di Antonio Pio
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Diva Faustina

Nel corso del III secolo d.C. in molte provincie dell'impero Romano circolarono grandi quantità di monete in bronzo, quasi tutti sesterzi, prodotti a fusione in matrici di argilla. Il procedimento prevedeva l'utilizzo di una moneta (autentica o anche già contraffatta) per creare una matrice, sia per il Diritto che per il Rovescio. Tra le due matrici in terracotta veniva poi colato il metallo fuso, producendo una moneta, con dimensioni ridotte rispetto all'originale, superficie irregolare e peso incerto.

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Alcune matrici in terracotta (IV sec.).
Materiale non conservato in Museo


Per lungo tempo considerate prodotte da falsari, oggi queste monete vengono considerate invece come semiufficiali, o tollerate dall'autorità. L'insicurezza generale dell'Impero rendeva difficile rifornire le provincie più lontane, specie quelle sul Danubio e sul Reno, con la moneta coniata a Roma, unica zecca attiva in occidente. I responsabili militari di queste provincie quindi promossero, o tollerarono la produzione di moneta "di emergenza" fusa, che ebbe larga circolazione, accanto alla moneta ufficiale. Penetrò anche in Italia ed è presente in una buona percentuale anche nel nostro rispostiglio. Venivano utilizzate per i calchi le monete disponibili, di II secolo e soprattutto di III secolo. La produzione continuò fino al 239, quando con Gordiano III venne attivata la zecca di Viminacium, nell'attuale Serbia, che produsse moneta in bronzo ufficiale, che sostituì la moneta fusa in circolazione. Nel ripostiglio non sono presenti monete di Viminacium.
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Sesterzio di Gordiano III, coniato a Viminacium

ScriveteciMuseo Civico "Carlo Verri"
via san Martino, 1
20046 - Biassono (MB)
tel./FAX 0392201077 cel. 3343422482
e-mail info@museobiassono.it.
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