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Gian Carlo e Estore Visconti (1412)
Nel giorno dell'assassinio di
Giovanni Maria,
il 16 maggio 1412, i congiurati
acclamarono i discendenti di
Bernabò
come loro Signori. Gian Carlo ed Estore
Visconti, già alle porte di Milano in attesa dell'evento, entrarono in
città ottenendo poi anche dal popolo milanese riunito in Duomo la conferma
della loro investitura. Non riuscirono però ad assicurarsi il Castello
di Porta Giovia tenuto dal castellano Vincenzo Marliani, che si dichiarò
fedele al legittimo erede, Filippo Maria Visconti, fratello minore di Giovanni
Maria.
Dopo pochi giorni l'esercito di Filippo Maria assediò Milano impedendone il vettovagliamento; il 16 giugno dello stesso anno, esattamente dopo un solo mese dall'assassinio di Giovanni Maria, l'esercito del fratello entrò in Milano scacciando i ribelli. Gian Carlo ed Estore si rifugiarono in Monza dove furono subito assediati dal nuovo Duca. Gian Carlo riuscì a rifugiarsi presso l'imperatore Sigismondo in Lussemburgo; Estore, colpito da una pietra scagliata da una bombarda, morì il 7 febbraio 1413.
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