Museo Civico "Carlo Verri" Biassono Le arti del fuoco II° Le Lucerne Antiche 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 |
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Continua con questa mostra l'affascinante cammino alla scoperta delle
conquiste dell'Uomo. Avevamo già affermato, in occasione della prima mostra
dedicata alle arti del fuoco, che più che l'aver scoperto o intuito
l'utilità dell'uso di un ciottolo o di un bastone - azioni che
anche alcuni animali compiono - è stata la padronanza del fuoco
la vera scintilla che ha acceso la mente dell'Uomo.
Il buio della notte poteva essere reso meno pauroso solo dalla debole luce delle stelle e della luna. Negli antri e nelle spelonche solo le belve avevano accesso. Il fuoco rubato all'incendio della savana o appiccato dal fulmine ad un albero, e finalmente conservato in focolari perpetui, rappresentò la più grande conquista dell'Uomo.
Fin dal Paleolitico l'esistenza di mezzi di illuminazione portatili è dimostrata dalla presenza di tracce evidenti dell'uso di torce per illuminare il buio delle grotte. ![]() Nella grotta della Bàsura di Toirano (SV) si possono ancora oggi vedere i segni carboniosi lasciati sulle pareti dalle torce di legno resinoso con cui gli uomini si illuminavano il cammino: di quando in quando doveva essere necessario batterle contro la parete per ravvivare la fiamma. ![]() L'impiego di un efficace sistema di illuminazione è ancor più evidente, e non solo intuibile, nelle grotte dove, nelle parti più recondite, i nostri progenitori hanno creato, disegnando e dipingendo a vivaci colori, incredibili pitture parietali. Nella famosa grotta di Lascaux (Francia), dove le pitture vengono datate al Paleolitico Medio (tra i 15.000 e i 20.000 anni fa), reperti archeologici confermano l'esistenza di lucerne in pietra. | ||
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