Museo Civico "Carlo Verri" Biassono 1808-2008. Bicentenario della nascita di Gaetano Osculati, Esploratore brianzolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 |
Inizia i suoi viaggi imbarcandosi su navi di linea dove lavora prestando servizio regolare, ma il suo spirito ribelle nel 1831, a soli 23 anni, lo porta ad intraprendere l'avventurosa vita di esploratore. Il suo primo viaggio avviene nei deserti della Siria, dell'Asia Minore, dell’Egitto e dell'Arabia. Al rientro da questa sua prima avventura nell'Oriente, nel 1834 parte per le Americhe. Questo suo primo viaggio nelle Americhe dura dal 1834 al 1836 ed è caratterizzato da mille avventure. Nel viaggio di ritorno doppia Capo Horn e in sei mesi giunge in Europa. Trascorre poi alcuni anni in Italia riordinando le sue raccolte etnografiche ed entomologiche. Nel 1841 parte con l’amico Felice de Vecchi per un nuovo viaggio con destinazione l'Oriente. Partono da Vienna discendendo il fiume Danubio e raggiungono Costantinopoli con dei battelli a vapore. Da Costantinopoli, costeggiando l'Asia Minore, raggiungono Trebisonda e da lì Erzerum (in Armenia), proseguendo il viaggio sino ai piedi dell'Ararat (famosa montagna dove la leggenda vuole che si sia arenata l’arca di Noè). Dopo aver attraversato il Curdistan e visitato tutte le città importanti della Persia, giungono nel golfo Persico. Qui si imbarcano e, attraverso il golfo di Oman e l'Oceano Indiano, sbarcano a Bombay in India. Il ritorno da Bombay avviene su un battello inglese. Dopo essere sbarcati in Egitto a Suez, proseguono per Il Cairo. "Attraverso sabbie infuocate" si trasferiscono ad Alessandria d’Egitto da dove partono immediatamente per sfuggire alla peste. Sbarcati in Grecia, vi rimangono 14 giorni in quarantena. A Giugno del 1842 approdano a Trieste. Così finisce il terzo viaggio. Dopo alcuni anni trascorsi in Italia intraprende un altro viaggio, con l’intenzione di raggiungere la Polinesia, ma, giunto sull'Atlantico, la nave si incendia. Osculati sbarca a Gibilterra. Per nulla scoraggiato si imbarca su un'altra nave per raggiungere New York. Qui visita la costa orientale dell'America del nord spingendosi fino al Quebec. Ritornato a New York, si imbarca e raggiunge le isole Caraibiche. Arrivato all'istmo di Panama, lo attraversa e navigando sull'Oceano Pacifico raggiunge l'Equador, da dove inizia la sua più importante e ardita impresa che lo porterà dalle coste del Pacifico alla scoperta del Rio Napo. Il viaggio prosegue poi lungo il Rio delle Amazzoni sino all'Atlantico. Da questo viaggio (1846-1848) porta in Italia una mole impressionante di notizie e raccolte di reperti etnografici ed entomologici che affida anche ai musei italiani. Durante la permanenza con gli indigeni, scopre che alcune piante medicinali allontanano la malaria, riportando queste notizie all’ambiente scientifico. Nel 1857 compie il suo ultimo viaggio nell'Egitto, nell’Indostan e nella Cina. Nel 1880 l'imperatore del Brasile, in visita a Milano, vuole conoscere l'esimio esploratore delle sue terre. Muore a Milano il 14 marzo del 1894. È sepolto nel cimitero Monumentale.
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Museo
Civico "Carlo Verri" via san Martino, 1 20046 - Biassono (MI) tel./FAX 0392201077 cel. 3343422482 e-mail info@museobiassono.it. |